"Nascosto tra le mura di un antico convento a Venezia prospera un giardino florido di antica sapienza: quello dei padri carmelitani scalzi. Qui i frati coltivano la Melissa moldavica, peculiare ingrediente della miracolosa Acqua di Melissa. Il profumo di questo rimedio si spande per sentieri secolari, intrecciati alla storia della magica laguna veneziana"

da Le cure con il secolare rimedio dell’Acqua di Melissa, Edizioni del Baldo, 2017

ALCUNI CENNI STORICI

L’Acqua di Melissa è il rimedio terapeutico per eccellenza della tradizione carmelitana. I frati carmelitani scalzi la producono da tre secoli, mantenendosi fedeli alla ricetta antica, che risale all’inizio del XVIII secolo.

L’Acqua di Melissa è un preparato fitoterapico che nasce dalla sapiente combinazione di quattro oli essenziali puri (cedro, chiodi di garofano, cannella, melissa moldavica) disciolti in una soluzione idroalcolica. Il più importante e abbondante è l’olio essenziale di melissa, che si ricava per distillazione in corrente di vapore dalle foglie e dai fiori della Melissa moldavica, pregiata pianta medicinale, ricca di principi attivi e di fitocomplessi.

Per risalire all’origine dell’Acqua di Melissa è necessario compiere un salto indietro nel tempo. Correva l’anno 1611 quando i frati carmelitani scalzi di Parigi inventarono un rimedio terapeutico digestivo, chiamato Alcolato di Melissa, a base di nove spezie e quattordici piante, tra le quali figurava la melissa officinalis.

L’Alcolato di Melissa parigino è da ritenersi il più diretto predecessore dell’Acqua di Melissa veneziana, pur differendo da quest’ultima per la composizione e per le proprietà terapeutiche.
All’inizio del Settecento, un frate carmelitano scalzo del convento di Venezia, recatosi nella capitale parigina, ebbe occasione di conoscere l’Alcolato di Melissa, ampiamente utilizzato dalla popolazione, e, una volta tornato in laguna, forse con l’aiuto di un erborista veneziano, decise di produrre qualcosa di simile, personalizzando la ricetta francese e sostituendo la Melissa officinalis con la Melissa moldavica, coltivata dai frati nel loro florido brolo.

Nel 1710 nacque a Venezia l’Acqua di Melissa. Nel medesimo anno, presso un edificio del convento annesso a Calle Priuli del Cavalletti, aprì i battenti la distilleria dei frati, dove veniva distillato l’olio essenziale e confezionato il prodotto finito. Nel 1754 un decreto della Repubblica Serenissima assegnò ai frati carmelitani scalzi di Venezia l’esclusivo privilegio di produzione di vendita dell’Acqua di Melissa, così da tutelare i religiosi da possibili contraffazioni.

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L’Acqua di Melissa divenne, in breve tempo, un rimedio di successo, utilizzato da tutta la popolazione, che lo considerava una sorta di panacea per curare tanti comuni disturbi. La sua notorietà e la sua fama furono tali da meritare una menzione da parte del grande commediografo Carlo Goldoni (cf. La Locandiera, La finta ammalata e Il bugiardo), che doveva ben conoscere le virtù salutistiche dell’Acqua dei frati, essendo suo padre, Giulio Goldoni, un venditore di balsami ed essenze.